Il debutto della label
Blue Seal Concept
si realizza con questa importante release del
M° Stefano Taglietti.
Sacred Psychedelic Theory
è un concept album articolato in 8 brani che in un variegato universo di suoni racconta di un viaggio solitario. Il viaggio è la metafora della creatività e della ricerca, dell’elaborazione di ciò che è conosciuto e culturalmente metabolizzato. In quest’ottica le 8 composizioni possono essere ascoltate e lette perfettamente in continuità, come fosse un unico lungo brano.
Siamo in un particolare territorio della musica elettronica molto vicino alle modalità compositive della musica contemporanea elettroacustica.
I brani sono scritti usando e scomponendo elementi propri del linguaggio del Rock Psichedelico che molto hanno influenzato la formazione e la scrittura di Stefano Taglietti ed ai quali rende omaggio in questo lavoro.
Estrapolando le sue parole dalle note di copertina allegate all’album:
"La componente visionaria dei linguaggi psichedelici è presente in varie forme su almeno due, tre generazioni di compositori. Questa ondata creativa ha avuto conseguenze incalcolabili e ne abbiamo la dimostrazione evidente anche nelle ultimissime produzioni della musica contemporanea.
-Released 18th December 2020-
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DIGITAL
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MORE BY STEFANO TAGLIETTI
Il debutto della label
Blue Seal Concept
si realizza con questa importante release del
M° Stefano Taglietti.
Sacred Psychedelic Theory
è un concept album articolato in 8 brani che in un variegato universo di suoni racconta di un viaggio solitario. Il viaggio è la metafora della creatività e della ricerca, dell’elaborazione di ciò che è conosciuto e culturalmente metabolizzato. In quest’ottica le 8 composizioni possono essere ascoltate e lette perfettamente in continuità, come fosse un unico lungo brano.
Siamo in un particolare territorio della musica elettronica molto vicino alle modalità compositive della musica contemporanea elettroacustica.
I brani sono scritti usando e scomponendo elementi propri del linguaggio del Rock Psichedelico che molto hanno influenzato la formazione e la scrittura di Stefano Taglietti ed ai quali rende omaggio in questo lavoro.
Estrapolando le sue parole dalle note di copertina allegate all’album:
"La componente visionaria dei linguaggi psichedelici è presente in varie forme su almeno due, tre generazioni di compositori. Questa ondata creativa ha avuto conseguenze
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incalcolabili e ne abbiamo la dimostrazione evidente anche nelle ultimissime produzioni della musica contemporanea.
Oggi la trasformazione e la ricerca della musica acustica si muove molto dentro il “senso timbrico” della musica elettronica."
La realizzazione dell’album è stata tutta eseguita “a mano”. Pur avendo usato delay, arpeggiatori, e distorsori, l’intervento esecutivo manuale alle tastiere e campionatori è stato costante su ogni traccia. L’accurato, potente ed evocativo suono che ne scaturisce è anche frutto del confronto e della collaborazione con Fabio Fochesato che ne ha curato la post-produzione utilizzando il calore e la distorsione armonica tipica delle macchine analogiche.
Tracklist e brani
1) Der Erde II Atem (Respiro) - 9’23”
- Il viaggio inizia dalla Terra da un qualsiasi posto. La Terra è il primo punto di partenza di ogni cosa. La Terra è un magma e ha un suono simile a un’onda. Ha uno spazio, un respiro e una vita.
2) Fly - 10’11”
- Un volo notturno. Un’esplorazione inquieta, con l’entusiasmo di scoprire ancora qualcosa. Gli spostamenti in ogni direzione sono come solchi nell’aria, sono variazioni di colore, di ritmi e di altezze.
3) Horizon - 6’36”
- Appare un orizzonte. Intorno ci sono delle gocce d’acqua sospese, che non cadono e si muovono lentamente nello spazio. Tutto è avvolto da una luce calda e chiara. Il tempo è assente. Lontano si sentono dei colpi profondi e inquietanti e alla fine un canto grave e scuro, delicato e avvolgente.
4) Dark Clouds - 5’27”
- Nuvole scure e nere, feconde di pioggia e quasi impenetrabili. Il volo è dentro la nuvola. All’improvviso si entra in una luce chiara, in un coro di suoni lunghi.
5) Horizon II Animal - 12’05”
- La nuvola è lontana e l’orizzonte è chiaro. Si vedono animali bianchi, forme e figure inconsuete, creature tranquille che sembrano mansuete. Canti e richiami in ogni direzione, ritmi tribali lontani. Pulsazioni e fasce. L’orizzonte è anche un paesaggio post-industriale di un mondo che non esiste più. I suoni di metallo sono strutture mosse da un vento un tempo velenoso.
6) No One Apart (version II) - 9’49”
- Si vedono uomini che vivono perfettamente integrati tra loro, con la natura e con gli altri esseri viventi. Sembra di sentire dei suoni, dei ritmi da ogni parte del mondo che ora è unico e unito nelle differenze. La calma invade l’ambiente. Le gocce che vedevamo prima galleggiare nello spazio ora cadono delicate e azzurre.
7) Song (simple music) - 3’43”
- Ci si allontana di nuovo e un suono acuto prende forma in una melodia. Si ripete e raccoglie i ritmi, i timbri e le pulsazioni vitali di tutto il viaggio, di tutte le cose ascoltate e viste.
8) Volo - 1’34”
- Da lontano una voce acuta si avvicina. E’ proiettata verso una rinascita nel futuro in altri luoghi sconosciuti e lontani.
Durata totale 58’48”
Il Racconto
E’ il viaggio solitario di un uomo che nasce dalla Terra, parte alla ricerca dei mondi possibili, ed una volta trovati se ne allontana di nuovo.
La Terra come principio generatore di tutto. Il percorso prosegue con un volo, un distacco verso l’alto alla ricerca di un paesaggio che intravede soltanto. Un paesaggio vivo apparirà soltanto oltrepassando delle nuvole spesse e scure. Finalmente l’uomo riesce a vedere un grande spazio, un orizzonte dove ogni essere vivente abita in simbiosi con tutte le cose. In questo mondo vivono soltanto animali e specie viventi fantastiche, ma non vi è alcuna presenza del genere umano. Andando oltre, in un nuovo orizzonte, anche l’uomo è in simbiosi con tutte le cose e le creature del mondo. Il penultimo brano è una canzone strumentale che descrive l’allontanamento e il distacco da tutto.
Sacred Psychedelic Theory si chiude con la particolare performance del soprano Mary Grace: un breve canto di una voce acutissima che è la ripartenza, quasi una rinascita verso altri luoghi lontani e ancora indefinibili.
L'Album
“Sacred Psychedelic Theory è un omaggio alla musica psichedelica. Questo linguaggio del rock ha influito nella mia vita musicale come la polifonia rinascimentale, la musica barocca, impressionista, espressionista, concretista, spettralista, fino alla musica elettronica ed elettroacustica. Oggi la trasformazione e la ricerca della musica acustica si muove molto dentro il ‘senso timbrico’ della musica elettronica.”
Il concept album Sacred Psychedelic Theory è in continuità espressiva con alcuni precedenti lavori (After Pop Suite del 2007, Concerto Triplo per chitarra elettrica, piano- forte, percussioni, violino concertante e orchestra d’archi del 2017).
Tutto è stato eseguito “a mano”. Pur avendo usato delay, arpeggiatori e distorsori, l’intervento esecutivo e manuale alle tastiere e campionatori è stato praticamente costante su ogni traccia.
Credits
Musica composta, eseguita e registrata da Stefano Taglietti nel suo studio a Pescara, fra marzo e ottobre del 2020.
Voce soprano nella traccia 8-Volo: Mary Grace.
Sound engineer, trattamento analogico delle tracce e mastering: Fabio Fochesato presso Blue Seal Studio in Roma.